I colori della Malesia

Visitare la Malesia è come scoprire come due paesi in uno, tagliato a metà dal Mar Cinese Meridionale. Mentre la penisola brulica di vivaci città, esibisce una splendida architettura coloniale e sterminate piantagioni di tè, il Borneo malese ospita giungle selvagge dove vivono animali selvaggi, impressionanti picchi di granito e tribù sperdute. In queste due regioni, si trova un’impressionante varietà di microcosmi, che vanno da Kuala Lumpur ai villaggi tradizionali di Sarawak.

Se c’era una cosa che unisce quasi tutte le etnie, le religioni e i paesaggi di cui è capace la Malsia, questa è il è cibo. Inediti mix cinesi-malesi, gli squisiti curry indiani e le specialità di Dayak, il viaggiatore è continuamente stuzzicato da aromi, sapori e colori. Si, perché il cibo – in Malesia – è anche un’esperienza visiva e, da queste parti, si mangia anche con gli occhi.

Fra i tanti paesi del sud est asiatico, la Malesia è uno dei più tranquilli e sicuri da visitare. Negli ultimi venti anni, infatti, questa Nazione ha conosciuto un’incredibile crescita economica, che ha garantito alla popolazione una notevole prosperità, nonostante il potere politico, sia in mano ai malesi, mentre il potere economico, sia saldamente in mano ai cinesi.

La maggior parte dei visitatori si recano  nella regione peninsulare, dove alla scoperta delle mille luci di Kuala Lumpur si può abbinare un’escursione alle vette delle Cameron Highlands, o rilassarsi a Langkawi.

Sono ancora in pochi i visitatori che si spingono  nella Malaysia orientale - a Sarawak o a Sabah – dove la natura dà il meglio di se con scenari incredibili e una  fauna selvaggia, dove la vita è strettamente regolata da usanze tribali, la gente vive nelle capanne sotto l’imponente cima del Monte Kinabalu.

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