Cile, in viaggio verso Chiloè
Un luogo magico e mistico, terra di pirati e di navi fantasma che ancora oggi secondo la leggenda salpano da qui tutte le notti in cerca di avventure. Stiamo parlando di Chiloè, arcipelago di isole nel sud del Cile, nel cuore della Patagonia. La provincia di Chiloè è composta dall’arcipelago vero e proprio e dalla Isla Grande, epicentro della vita economica e sociale con una popolazione di circa 150.000 abitanti. Chiloè è la sintesi perfetta della bellezza naturale e culturale della Patagonia cilena. Il nome stesso significa luogo di chelles, ovvero i gabbiani dalla testa nera. La straordinaria ricchezza di flora e fauna trova forma compiuta nel Parco Nazionale di Chiloè, polmone verde nel cuore dell’isola che si sviluppa su 44.000 ettari di rigogliose foreste e spiagge immacolate.
Chiloè è famosa per le sue chiese, interamente realizzate in legno tra il XVII e il XVIII secolo che rappresentano l’unione perfetta tra l’architettura europea e l’abilità dei maestri artigiani locali. Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2000, lechiese di Chiloè si trovano in tutti i centri principali, dalla splendida Ancud a Castro, la città delle palafitte, fino ad Achao, Cronchi e Quellon.
Per lungo tempo separata dal resto del Cile, Chiloè ha sviluppato nel corso dei secoli una identità forte e peculiare, che ancora oggi è possibile respirare in tutta l’isola. Il periodo migliore per organizzare un viaggio a Chiloè è da ottobre a marzo, quando le temperature sono miti e le precipitazioni scarse.
Chiloè ha dato inoltre i natali a Francisco Coloane, il grande scrittore che più di tutti ha saputo raccontare e trasmettere ilfascino infinito della Patagonia, la terra alla fine del mondo.
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